Comunicato stampa – “E’ l’ennesima storiaccia calabrese che ora rischia di avere un epilogo drammatico: una realtà storica nella lotta alle dipendenze, il Centro Calabrese di Solidarietà, rischia la chiusura.” Afferma Luciano Squillaci, Presidente F.I.C.T.
“Un altro patrimonio collettivo, di umanità e professionalità, unanimamente riconosciuto e che – dice Il Presidente della F.I.C.T. – in assenza di immediati interventi risolutivi, è destinato a scomparire.”
“Eppure è una tragedia annunciata. Sono ormai anni che la Federazione Italiana Comunità Terapeutiche, insieme al Calabria CREA, il Coordinamento regionale degli Enti Ausiliari, denuncia l’assoluta insufficienza dei budget annuali assegnati alle comunità calabresi. Si tratta di risorse capaci – spiega Squillaci – di coprire meno della metà dell’effettivo fabbisogno, con il risultato che le comunità si trovano ogni anno a fare i salti mortali per riuscire a garantire la continuità assistenziali verso le persone accolte nei servizi.”
“Una situazione che perdura da anni – continua il presidente F.I.C.T.- e che pone, nel panorama già deficitario della sanità calabresi, le comunità terapeutiche all’ultimo posto per risorse investite. Le dipendenze infatti rappresentano un nulla nel bilancio generale della sanità calabrese, ma dietro quel nulla ci sono centinaia di persone e di famiglie che hanno necessità di essere assistite e che purtroppo non trovano risposte.”
“Il Generale Cotticelli ha ricevuto circa un mese fa una proposta di fabbisogno per le dipendenze elaborato dal Calabria CREA e che punta a risolvere, nel tempo, il problema di budget proponendo un aumento graduale a partire dal 2020. Ma ora – conclude il Presidente F.I.C.T. – serve una risposta immediata da parte della Regione, per salvare oggi il Centro Calabrese, e domani tutto il patrimonio che è costituito dalle Comunità terapeutiche. Non è più possibile attendere oltre.”

E. Piccioni – Uff. Stampa FICT – cell. 339.2818398