Luciano Squillaci, Presidente FICT: “Fermiamo questo “far west”, sembra di vivere in una terra di frontiera dal grilletto facile”

“Ogni giorno, sempre di più, si leggono sui giornali fatti di cronaca con protagonisti: i giovani e la droga. Articoli che mettono paura, afferma Luciano Squillaci, Presidente FICT, perché sembra che tutto non sia più gestibile. E spesso le cose sono proprio come sembrano.” “Dobbiamo capire che non esistono buoni e cattivi, ma azioni buone e azioni cattive.” “La droga, spiega Squillaci, è come un cancro dell’anima che ci fa perdere dentro un labirinto ed il “filo di Arianna” è la creazione di una rete sociale di riferimento.”

Dice il Presidente FICT: “I ragazzi delinquono per la droga, muoiono per il loro divertimento che è diventato dipendenza. I ragazzi si sparano per questo divertimento commettendo azioni che graveranno sulla loro stessa vita. Insegniamo ai giovani che il male si nasconde spesso dietro ad un piacere illusorio e ad un guadagno facile e che la vita è anche sacrificio e libertà di scegliere la cosa giusta”

“C’è una scarsa attenzione, continua Squillaci, a questa piaga e rispondiamo ancora reagendo a fatti che potrebbero essere evitati ma dobbiamo lavorare su azioni preventive. Questo è il risultato di anni di disimpegno educativo: fino a quando ci preoccuperemo solo delle sostanze e non delle persone continueremo a registrare tragedie.”

Conclude il presidente FICT: “L’’antidoto? Riconsegnare alla società il ruolo educante che ha perso… la cultura l’unico faro di speranza”

Elisabetta Piccioni – Uff. Stampa F.I.C.T., cell. 339.2818398