Hai scelto davvero un momento particolare per andare via. Sembra quasi che hai voluto andartene in punta di piedi, come eri solito vivere ed operare, recando il minor disturbo possibile. Quasi a toglierci il “peso” di salutarti degnamente…
Del resto era da un po’ di tempo che non stavi bene e per evitare di “pesare” avevi lasciato il tuo amato Centro “La Ricerca” ritirandoti nella casa di riposo dove il virus maledetto ti è venuto a prendere.
Te ne vai quando l’umanità intera vive un’angoscia senza precedenti, e te ne vai di quella stessa angoscia, quasi volessi continuare, come hai fatto in vita, a portare sulle tue spalle la croce dei più deboli.
Ecco è così che ti immagino in questo momento, camminando verso il cielo con le spalle piegate da questo terribile male, quasi volessi offrire a Dio la sofferenza che in questi giorni sta attanagliando tutti noi, il tuo Centro e i tanti ragazzi ed operatori chiusi nelle comunità di tutta Italia.
Del resto è quello che hai fatto per tutta la vita, perché tu ci hai insegnato a cercare Dio nelle piaghe degli uomini.
Ora però, Don Giorgio, è venuto il momento di riposare.
Lasci un vuoto enorme, per il tuo Centro e per tutta la Federazione, un vuoto che però sarà presto colmato dalla dolcezza del tuo ricordo e dalla forza dei tuoi insegnamenti.
E solo il Signore sa quanto abbiamo bisogno, in questo momento, di testimoni di speranza come tu, caro Don Giorgio, sei stato per tutta la vita.
Ed ora, da lassù, avrai modo di esserci ancora più vicino, di darci forza in questo momento difficile, accompagnandoci nella tempesta affinché non perdiamo mai di vista la stella polare della nostra umanità.
Arrivederci allora Don Giorgio, a nome nostro e di tutti i ragazzi delle comunità, e che il Signore ci conceda il coraggio di lottare e la forza di amare, perché un giorno, non troppo lontano, torneremo ad unirci in un grande abbraccio per poterti salutare come davvero meriti.

Luciano Squillaci, Presidente della Federazione Italiana Comunità Terapeutiche