La Graduazione è il momento in cui la persona, dopo un lungo e faticoso percorso di crescita che lo ha portato a riscoprire sé stesso, dopo un’accurata verifica da parte degli operatori riceve la conferma che può tornare nella società. Per chi opera in questo settore sociale sa che è una meta frutto di tanti sacrifici, sia da parte della persona sostenuta nell’iter terapeutico, sia da parte di chilo prende in carico. Ma per noi operatori è anche la soddisfazione più grande nel vedere persone che avevano smarrito il senso della vita e si erano perduti rischiando continuamente la morte, ritornare alla vita con la speranza di poter dare alla famiglia e alla società il proprio contributo.
Liberarsi dalle dipendenze è possibile, il cambiamento è un percorso da intraprendere con volontà e determinazione con accanto le figure professionali che con passione forniranno sempre gli strumenti necessari per ritrovare gli stimoli e i sogni persi durante il cammino.
Ed è proprio questo che verrà festeggiato sabato 24 giugno a Villa Ascione con la “festa delle Graduazioni” per trentuno ex utenti delle comunità Terra Promessa e La Ginestra, che negli anni scorsi hanno completato il loro percorso terapeutico e che oggi vivono la loro vita in totale normalità. Il sabato successivo analoga manifestazione si svolgerà nella sede della comunità L’Oasi, a Bogo Ventimiglia di Caltagirone. Queste manifestazioni saranno un’importante lezione di vita, una festa della vita: i protagonisti sono uomini e donne che sono usciti vincitori dal tunnel della dipendenza e che con forza, determinazione e amore sono riusciti a reinserirsi socialmente e nel mondo del lavoro. Uomini e donne liberi e orgogliosi
di poter raccontare la loro storia a lieto fine, un esempio concreto per tutti coloro che lottano all’interno di quel tunnel cercandone l’uscita.
La festa delle Graduazioni di Casa Rosetta si lega, nel calendario, alla Giornata mondiale contro la droga. Celebrare la Graduazione in occasione della Giornata mondiale contro la droga rappresenta il modo migliore per testimoniare che non solo uscire dalla droga è possibile ma che bisogna compiere ogni sforzo per valorizzare l’importanza della vita anziché rassegnarsi a scelte di morte.
Con la Graduazione la persona lascia la struttura della comunità portando con sé un bagaglio di valori che vengono vissuti per più di un anno nel percorso terapeutico all’interno della Comunità, ove vengono condivisi gioie e dolori, ove si lotta contro i richiami di una società senza valori e contro la tentazione di scappare dal sacrificio. Ed è proprio quel sacrificio accettato come energia positiva, che diventa allenamento per affrontare i problemi della vita e che li aiuterà per il futuro ove il sacrificio lo troveranno ad ogni angolo.
L’intitolazione della festa deriva dalla tradizione universitaria e scolastica anglosassone, edera anche nel progetto statunitense del Daytop Village ideato da mons. O’Brien: quel modello fu ripreso dal compianto fondatore di Casa Rosetta, don Vincenzo Sorce e costituì negli anni Ottanta il programma terapeutico di Terra Promessa, con i necessari adattamenti del modello statunitense alla nostra realtà.
“Graduation” è, nei paesi anglosassoni, l’atto di ricevere o conferire un diploma accademico e la cerimonia ad esso correlata. Negli Stati Uniti e in Canada si usa il termine anche per diplomi non universitari. Nella festa del 26 giugno i “graduati” delle comunità di Casa Rosetta riceveranno un attestato che certifica la loro consolidata uscita dalla droga e la scelta di adottare uno stile di vita senza dipendenze, apportando un contributo positivo
in quella società dove un tempo erano emarginati. I “graduati” riceveranno anche una spilla raffigurante, con l’acronimo di Casa Rosetta, un gabbiano segno del loro rinnovamento e del loro nuovo percorso di vita: un simbolo che testimonia l’impegno nel percorso comunitario e nella scelta di vincere e lottare contro le dipendenze.
Altre “feste delle “Graduazioni” si sono svolte in passato a Casa Rosetta, con centinaia di“graduati”. C’è stata poi un’interruzione dopo la morte del fondatore e poi a causa della pandemia. Quest’anno si riprende la tradizione di un’Associazione che da quasi quarant’anni è impegnata nel territorio a favore dei giovani in difficoltà, per la prevenzione delle dipendenze patologiche e il recupero di quanti sono caduti nel vortice delle droghe. E in questi ultimi anni Casa Rosetta ha moltiplicato il suo impegno nella prevenzione, offrendo particolarmente alle scuole i propri programmi svolti dai qualificati professionisti che operano nelle comunità.

FONTE: EMMAUS – GIUGNO 2023, rivista di informazione dell’Associazione Casa Rosetta