Per la ricorrenza del proprio 35° dalla fondazione, il Ceis di Pistoia ha prodotto una pubblicazione dal titolo “Fragilità e Solidarietà” la lunga esperienza del CEIS di Pistoia, attraverso la quale si vuole:
– ripercorrere la storia dell’Associazione dalla sua costituzione ad oggi
– tracciare un più approfondito ricordo della sua fondatrice, Suor Geltrude.
a cura di Franco Burchietti e Tebro Sottili
Di seguito si riporta quanto espresso dal Sindaco di Pistoia, come ripreso dal quotidiano on line Report:
“La traccia dell’opera di suor Gertrude è luminosa anche per chi non l’ha conosciuta. Io vorrei ricordare la sua missione educativa. Una pedagogia non accomodante, che sapeva dire dei no, ma che era fonte eccezionale di liberazione emancipante. Suor Gertrude ci ha insegnato l’incontro con il volto dell’altro che ci aiuta a riconoscere noi stessi, il suo sodalizio con il vescovo Scatizzi fu generativo di una stagione visionaria quanto concreta, poiché quello che si prometteva, veniva sempre tradotto nella realtà. Pistoia ha camminato insieme all’esperienza di suor Gertrude e del Ceis – ha continuato il sindaco. Penso solo all’esperienza di don Baronti a Bottegone. Molte cose sono cambiate, c’è stato, senza dubbio, un inevitabile percorso verso la professionalizzazione. Oggi celebriamo un percorso di un personalismo cristiano che si fa missione laicamente evangelizzatrice nella carne della città e del territorio. E’ la lezione di Giorgio La Pira declinata a Pistoia, una lezione di cui siamo fieri e che continua a sfidarci”.
– evidenziare le attività oggi in atto, dalla prevenzione, alla gestione delle varie comunità di recupero, ai processi di reinserimento
– descrivere i progetti in addivenire
– dare il senso del vissuto all’interno del centro, con testimonianze di alcuni attori direttamente coinvolti: volontari, genitori, ex utenti, operatori
– sintetizzare i contenuti principali del dibattito attualmente in atto sulla problematica e le dimensioni delle dipendenze sia a livello locale, che regionale e nazionale
Il tutto con la prefazione di Mons. Fausto Tardelli, Vescovo di Pistoia, e la postfazione di Luciano Squillaci, Presidente FICT