Un documento unitario con 8 proposte  concrete sul sistema dei servizi delle dipendenze è stato presentato oggi a Roma, presso la Camera dei Deputati e alla presenza di parlamentari di alcuni gruppi, dalle principali reti delle comunità terapeutiche: FICT, Comunitalia, Federazione Com.E Lombardia, Acudipa, Ser.Co.Re, A.C.T.A. Lazio.
“Innanzi tutto è doveroso ringraziare l’On.le Maria Teresa Bellucci per averci concesso l’opportunità di questa sala istituzionale, afferma Squillaci Presidente FICT. Intendiamo oggi ribadire, simbolicamente davanti al Parlamento Italiano, le priorità che riteniamo fondamentale affrontare in relazione al sistema dei servizi per le dipendenze”
“Avremmo voluto farlo durante la Conferenza di Genova, che però non ha visto un tavolo di confronto tra gli attori del sistema dei servizi del pubblico e del privato sociale, nonostante sia stato più volte da noi sollecitato e nonostante la stessa legge 309/90 ha istituito la Conferenza Nazionale proprio al fine di offrire un luogo di confronto istituzionale tra gli operatori del settore.” In questo senso” continua il Presidente FICT “per noi la conferenza è stata una occasione persa e per questo riteniamo assolutamente necessario organizzare al più presto quel momento di confronto che a Genova è mancato.
A tal fine realizzeremo un momento di incontro seminariale, a fine febbraio, al quale si inviteranno gli operatori del pubblico e privato sociale e le istituzioni politiche, per ragionare e costruire insieme una proposta condivisa di riforma del sistema dei servizi (309/90)”
Interviene alla Conferenza il Sottosegretario di Stato Ministero Salute Andrea Costa: “Si impegna ad istituire un tavolo permanente al Ministero sulle dipendenze per condividere tutte le testimonianze, le competenze del pubblico e del privato sociale ed organizzare un momento di confronto del sistema dei servizi che purtroppo non c’è stato nella VI Conferenza a Genova, di cui non ha condiviso le modalità organizzative e i contenuti. Sul tema della prevenzione, la politica deve fare una profonda riflessione e dobbiamo tornare a parlare di valori, di ideali e diffondere quel senso civico che ci può aiutare a prevenire certe situazione. Grazie alla collaborazione al confronto e al dialogo, possiamo trovare soluzioni idonee”

“Partendo dalla premessa che il modello di intervento che proponiamo nelle nostre strutture si fonda sulla centralità della persona e sulla presa in carico territoriale, che consente l’integrazione, con pari dignità, di tutti gli attori, con lo scopo di realizzare un progetto individuale sociale, terapeutico ed educativo. Riteniamo, spiegano i firmatari del documento, “che dai documenti di sintesi prodotti nei tavoli tematici non si evinca con chiarezza questa visione attuativa, in quanto si tende a riproporre un modello di carattere “prestazionale” che rischia di divenire cronicizzante. L’intervento viene frammentato in una mera suddivisione di compiti, senza una reale integrazione tra le diverse componenti del sistema né tantomeno la necessaria pari dignità.”
I firmatari del documento evidenziano 8 priorità e chiedono che siano messe agli atti della Conferenza di Genova:
1.Una riforma organica della DPR 309/90 che preveda, in relazione allo specifico del percorso riabilitativo, un approccio di “processo” capace di una visione realmente globale della presa in carico e per i percorsi terapeutici individuali integrati. Ormai irrinunciabile, è la previsione di una normativa che tenga conto dell’intero mondo delle dipendenze e comprese quelle comportamentali
2.Nel rispetto della dignità di ogni persona, riteniamo inaccettabile un modello dove la riduzione del danno e la limitazione del rischio (RdD/LdR) siano centrali e fini a sé stessi, come, purtroppo, sembra emergere con forza da tutti i documenti di sintesi della Conferenza.
3.Una organizzazione dipartimentale, del tema delle dipendenze, specifica e non fagocitata dalla salute mentale.
4.Il Budget di Salute è uno strumento che potrebbe concretamente integrare i soggetti interessati, quali in primis gli stessi utenti e le famiglie, i servizi sociali e sanitari del territorio ed al Terzo Settore. L’utilizzo del BdS, in area dipendenze patologiche, va inteso quale “progetto integrato individuale” che si avvia con la presa in carico e diagnosi iniziale e termina con il reinserimento lavorativo e sociale, all’interno del quale sono armonizzati i diversi interventi sociali e sanitari, ambulatoriali e/o residenziali, in funzione dei bisogni specifici della persona. Perché possa funzionare è assolutamente necessario garantire una governance territoriale ad “alta integrazione”, ben definita e fondata concretamente sulla pari dignità degli attori coinvolti
5.Definizione di linee guida nazionali, come ad esempio avvenuto recentemente per l’Assistenza Domiciliare Integrata (ADI), che possano costituire base normativa di riferimento, ed omogeneizzare gli interventi nelle diverse regioni. Esiste attualmente una situazione di fortissima eterogeneità tra i diversi territori nei modelli di intervento per le dipendenze patologiche in termini di governo clinico e politico e nei budget destinati.
6.Riteniamo come prassi replicabile e valida al fine di facilitare e migliorare l’accessibilità alla cura in un ottica di libertà di scelta delle persone con dipendenza quella dei Servizi Multidisciplinari Integrati (cd SMI), un’esperienza presente in Lombardia.
7.Rilancio dell’attività di prevenzione e la re-istituzione del Fondo Nazionale per la lotta alla droga, introdotto dalla 45/99. Un fondo che è ormai divenuto elemento imprescindibile per garantire percorsi educativi e di promozione della salute strutturati e non interventi spot.
8.Siamo fermamente contrari ad ogni approccio che voglia consolidare la normalizzazione nell’uso di sostanze in quanto questa visione ha già prodotto ingenti danni, soprattutto nella popolazione giovanile.
Sono intervenuti anche l’On.le Maria Teresa Belluci ed il Senatore Maurizio Gasparri
Link per rivedere la conferenza stampa: https://webtv.camera.it/evento/19696
Link al canale youtube della FICT: https://www.youtube.com/watch?v=TXwUddxHp3E

Si allega il documento integrale delle comunità terapeutiche

Elisabetta Piccioni
Uff. stampa e comunicazione FICT – cell. 3392818398