E’ notizia di pochi ore fa che la Commissione Affari sociali della Camera abbia considerato ammissibili alcuni importanti emendamenti al “decreto sanità”. Primo fra tutti, l’introduzione del divieto di vendita di alcolici ai minorenni, che recita: “Chiunque venda bevande alcoliche ha l’obbligo di chiedere all’acquirente, all’atto dell’acquisto, l’esibizione di un documento di identità. A meno che la maggiore età non sia manifesta”.

fonte: Drog@news

Ad oggi il nostro codice penale prevede solo il divieto di somministrazione di bevande alcoliche (di qualunque gradazione) ai minori di 16 anni, ma con queste modifiche al decreto sanità, sarò proibita la vendita di alcolici in qualsivoglia esercizio commerciale ai giovani con meno di 18 anni (per impedire ad un adulto di acquistare birra, vodka o whisky per conto terzi, nel provvedimento sarà compresa anche la voce “cessione della sostanza”). Le multe previste per i trasgressori variano  dai 250 a 1.000 euro (raddoppiate, con la sospensione per tre mesi dell’attività, in caso di ripetizione del fatto).  Il testo prevede anche un giro di vite anche sui distributori automatici, che dovranno essere prevedere un sistema di rilevazione dei dati anagrafici dell’utilizzatore mediante sistemi a lettura ottica dei documenti. Sotto la lente d’ingrandimento anche il fenomeno del gioco online nei locali pubblici, come il poker, le slot-machine o altri giochi d’azzardo.  Difatti, nel testo si legge che assolutamente vietata la messa a disposizione presso qualsiasi pubblico esercizio di apparecchiature che, attraverso la connessone telematica, consentano ai clienti di giocare sulle piattaforme di gioco messe a disposizione dai concessionari online e da soggetti che non abbiano le concessioni rilasciate dalle competenti autorità. nto sarà compresa anche la voce “cessione della sostanza”). Le multe previste per i trasgressori variano  dai 250 a 1.000 euro (raddoppiate, con la sospensione per tre mesi dell’attività, in caso di ripetizione del fatto).  Il testo prevede anche un giro di vite anche sui distributori automatici, che dovranno essere prevedere un sistema di rilevazione dei dati anagrafici dell’utilizzatore mediante sistemi a lettura ottica dei documenti. Sotto la lente d’ingrandimento anche il fenomeno del gioco online nei locali pubblici, come il poker, le slot-machine o altri giochi d’azzardo.  Difatti, nel testo si legge che assolutamente vietata la messa a disposizione presso qualsiasi pubblico esercizio di apparecchiature che, attraverso la connessone telematica, consentano ai clienti di giocare sulle piattaforme di gioco messe a disposizione dai concessionari online e da soggetti che non abbiano le concessioni rilasciate dalle competenti autorità.

fonte: Drog@news