Sì, è felice di essere prete, don Mimmo Battaglia. E lo afferma pensando al suo grande predecessore nella presidenza della Federazione Italiana Comunità Terapeutiche, don Mario Picchi: era prima di tutto e soprattutto un prete. Da questa sua vocazione veniva tutto il resto. La sua forza consisteva nello stare in adorazione davanti al suo “Maestro”. E proprio stando davanti a lui, da discepolo ha appreso la capacità di donarsi senza misura. Lì ha trovato “la forza di scegliere da che parte stare, di schierarsi, di sporcarsi le mani”. Ecco, questo prezioso volume ci ricorda che dobbiamo lasciarci convertire dai poveri.

E’ più che sicuro che ci aiuteranno a cambiare vita, a uscire da noi stessi, a vivere la vita come servizio, se a loro ci accosteremo “con delicatezza e massimo rispetto, deponendo ogni pregiudizio, ogni diffidenza, ogni stereotipo, ogni corteccia che ci chiude, ogni sovrastruttura”. Proprio come Mosè, invitato a togliersi i sandali al monte di Dio perché era “terra santa”. E l’altro, soprattutto il povero, è più che terra santa, se è vero com’è vero, che è sacramento di Cristo, una sua presenza reale (presentazione di  Antonio Cantisani, arcivescovo di Catanzaro-Squillace). Ed Insieme (pag. 184 – prezzo 15,00 euro)