SEVERINO DE PIERI, Orientare è educare. Studi e saggi psicologici e pedagogici, Limena (PD), libreriauniversitaria.it, 2012, volume I pp. 1-474, volume II pp. 475-1002. Presentazione di Pascual Chávez Villanueva.

Ecco un’opera che ridà dignità all’orientamento, riscattandolo da una funzione strumentale e subordinata all’establishment scolastico e al mercato del lavoro, e collocandolo all’interno della persona e nel cuore del processo educativo, come dimensione centrale ed essenziale dello sviluppo personale e della crescita culturale e valoriale della società.

Il lavoro che il Prof. De Pieri presenta nella bella veste della Editrice Libreria Universitaria è quasi una enciclopedia dell’attività psicopedagogica di cui ogni professionista del settore potrebbe avvalersi nell’attività di orientamento o per completare il proprio percorso di formazione.

L’opera Orientare è educare, fondata scientificamente e scritta con intento operativo-pratico e divulgativo, si pone all’interno di un approccio umanistico e sistemico-relazionale che utilizza apporti pluridisciplinari nell’ambito orientativo.

La scelta di presentarla in due volumi è funzionale alla mole notevole di contenuti svolti nella trattazione. Per avere un’idea della sua completezza bisogna prendere in esame tutti e due i volumi inscindibili, uno continuazione dell’altro.

Non è possibile in questa sede dare una visione esaustiva del lavoro compiuto. Ci limitiamo a indicare qualche cenno essenziale sulla struttura e sull’articolazione dell’opera.

Il primo volume è dedicato alla concezione dell’orientamento educativo-esistenziale ad arco intero evolutivo, inteso come realizzazione del progetto di sé in risposta all’appello vocazionale, ed è composto di tre sezioni.

– La prima sezione comprende 13 capitoli sull’orientamento educativo-esistenziale ed approfondisce le dimensioni in cui esso si articola in una prospettiva dinamica, flessibile e creativa.

– La seconda sezione comprende 14 capitoli ed è dedicata all’orientamento ad arco intero evolutivo, secondo la concezione attuale della life-long orientation. Un’azione corretta di guida o di supporto è funzionale alla buona gestione di sé nelle varie stagioni della vita e nelle inevitabili situazioni difficili che tutti sperimentano.

– La terza sezione comprende 9 capitoli e si concentra sopra le modalità del percorso di orientamento e discernimento vocazionale, in quanto tutti hanno una vocazione. È rivolta agli operatori che aiutano e facilitano la persona a ricercare la sua particolare “vocazione” basata sopra valori umani e spirituali, che devono sostenere il dialogo continuo con se stessi, con la società in cui ognuno vive, e con Dio che, secondo i credenti, ha messo nell’uomo una ricerca di verità che lo trascende.

Il secondo volume è composto di quattro sezioni in cui viene particolarmente sottolineato l’ausilio delle scienze psicologiche e pedagogiche, oltre che l’apporto della ricerca-azione nell’ambito dell’orientamento.

– La quarta sezione, che consta di 11 capitoli, riguarda il problema dell’handicap, classificato secondo i criteri sindromici internazionali in uso nelle varie istituzioni di aiuto. Ogni sindrome è inquadrata nel modello sistemico-relazionale che include la famiglia e la società, spesso causa, o amplificazione del disagio psicologico di chi è già di per sé svantaggiato dalla disabilità. Si sottolinea la necessità di una diagnosi pluridimensionale adatta a delineare obiettivi e metodi di integrazione, raggiungibili dalla persona portatrice di disabilità. Inoltre la sezione tratta anche, sotto il profilo prevalentemente pedagogico, le situazioni di disagio, disadattamento, devianza e demotivazione, connesse con l’orientamento.

– La quinta sezione, che consta di 12 capitoli, porta il titolo Psicologia e Educazione. Presenta l’iter della costruzione dell’identità personale e di genere nelle varie fasi di crescita, sia negli esiti positivi che problematici. Accenna inoltre alle sfide poste all’educazione in una società in trasformazione, con particolare attenzione alla formazione della coscienza e al ruolo educativo degli adulti significativi, sulla scia del Grande Orientatore S. Giovanni Bosco.

– La sesta sezione si intitola: Psicologia e religiosità. Partendo dalla condizione umana, esposta sempre al dubbio e all’incertezza, vengono presentati, con rigore scientifico e critico, modelli religiosi adeguati al processo di crescita, necessari a maturare una “visione spirituale” dell’esistenza, chiamata ad auto trascendersi.

– La settima sezione, che comprende altri 5 capitoli, descrive la panoramica delle ricerche sul campo svolte dall’Autore e collaboratori, delineando una quasi antologia, verificata empiricamente, circa la condizione giovanile in Italia, ripartita in quattro periodi: gli anni che vanno dal 1964 al 1969; dal 1970 al 1979; poi dal 1980 al 1989; e si conclude fino ad oggi, scavalcando il secolo, in una stagione che vede la generazione giovanile restia a diventare adulta.

Ogni sezione è introdotta brevemente dalla presentazione di un membro del Comitato Scientifico Promotore IUSVE. Essa illustra i contenuti specifici che riguardano la sezione e delinea il senso di ogni capitolo e l’approccio teorico che regola la pratica e inquadra la dottrina. Quasi ad ogni capitolo viene aggiunta una bibliografia scelta, funzionale alla comprensione di quel nucleo di dottrina nel dibattito nazionale e internazionale.

La presentazione di quest’opera porta un nome prestigioso nel campo educativo: quello del messicano Don Pascual Chávez Villanueva, Rettor Maggiore della Congregazione dei Salesiani di Don Bosco e Gran Cancelliere della Università Pontificia Salesiana di Roma. In proposito egli scrive: “Severino De Pieri ha contribuito a delineare, attraverso lo studio e la prassi, la figura professionale dell’orientatore, non ancora regolamentata dalla legislazione italiana. Per De Pieri orientare è educare, ossia percorrere con i giovani e gli adulti le tappe di apprendimenti idonei a progettare un futuro professionale non solo aperto alle offerte del lavoro, e quindi utile alla società, ma anche concepito come “vocazione” per la realizzazione del progetto di Dio sul cammino di ogni esistenza”.

di Umberto Fontana – IUSVE – Mestre

fonte: IPU