Sabato 4 marzo ricorre il quarto anniversario della scomparsa di don Vincenzo Sorce, grande e indimenticabile figura di sacerdote, testimone concreto anche di un grande impegno sociale, solidaristico, educativo, che lo portò negli anni Ottanta alla fondazione di Casa Rosetta. “L’Associazione – dice una nota del presidente Giorgio De Cristoforo – non ha organizzato manifestazioni celebrative perché sarebbero ridondanti rispetto all’operosa continuità di ogni giorno. Le intuizioni e le realizzazioni del fondatore sono indirettamente illustrate e ricordate dal servizio che Casa Rosetta con le sue strutture e con i suoi operatori rende quotidianamente a persone fragili, vulnerabili, disagiate, nei centri di riabilitazione, nelle comunità terapeutiche, nelle comunità, nelle comunità alloggio per minori, nelle case famiglia per disabili psichici, nelle comunità alloggio per ammalati di aids, nel laboratorio di genetica, nei centri di ascolto, negli incontri sulla prevenzione dei rischi e delle dipendenze, nei corsi universitari in affiliazione alla Pontificia Auxilium, nella formazione, nella missione in Tanga, e altro ancora. Tutto questo Casa Rosetta fa in convenzione con il servizio sanitario pubblico, ma anche oltre: alcuni servizi sono promossi e svolti soltanto con le risorse economiche dell’Associazione, che non ha fini di lucro, non distribuisce utili ai soci né indennità di carica, e reinveste nei servizi ogni disponibilità, realizzando pienamente le finalità del proprio statuto e, da ente del terzo settore, dando attuazione al principio costituzionale di sussidiarietà, cioè di attuazione di servizi che le istituzioni pubbliche non potrebbero assicurare”.
Oggi Casa Rosetta ha tre comunità per le dipendenze patologiche da sostanze (a Caltanissetta “Terra Promessa”, maschile, e “La Ginestra”, femminile; a Caltagirone “L’Oasi”, maschile per dipendenti da alcol); due case-famiglia per ammalati di Aids (Caltanissetta, Partinico), due case-famiglia per minori in situazione di disagio (Ragusa, Roma), due case-famiglia per disabili psichici (Caltanissetta, Mussomeli), quattro centri di riabilitazione per disabili (Caltanissetta, Mussomeli, Mazzarino, Riesi), un centro di genetica medica (Caltanissetta), un centro di consulenza psicologica per la famiglia (Caltanissetta). L’Associazione opera in regime di sussidiarietà mediante convenzioni con il Servizio sanitario, ma svolge anche numerosi altri servizi, tra i quali un centro di sostegno e consulenza per vittime di gioco d’azzardo patologico, attività di prevenzione delle dipendenze patologiche e cooperazione educativa soprattutto nelle scuole, centri di ascolto per adolescenti in difficoltà. “Tutte queste – sottolinea il presidente De Cristoforo – sono attività non convenzionate, non finanziate da contributi pubblici, e sostenute soltanto con le risorse interne di Casa Rosetta derivanti dalle economie di una oculata gestione. Le più recenti iniziative sono l’istituzione di un centro di ascolto e di aggregazione giovanile a Caltanissetta, e l’incremento degli incontri nelle scuole con studenti e docenti sui rischi e sui danni delle dipendenze patologiche. Continua così quotidianamente l’impegno che abbiamo tutti profuso in questi quattro anni dopo la scomparsa di don Vincenzo per consolidare l’Associazione e migliorare la sua organizzazione, e mettere in sicurezza i conti, e assicurare efficacia e sviluppo alle iniziative, e alimentare con concreta prossimità la speranza di chi soffre. Ricorderemo don Vincenzo in questo quarto anniversario nel modo più aderente alla sua figura: con una preghiera, personale o comunitaria nelle singole strutture, nel modo in cui ciascuna potrà organizzarsi. Sabato 4 marzo alle ore 18 nella Chiesa San Biagio su richiesta di Casa Rosetta il parroco don Mario Alcamo ricorderà don Vincenzo nella messa vespertina. L’Associazione lo segnala e auspica la presenza di coloro che riterranno e sentiranno di partecipare lì alla preghiera”.