La commozione invade il cuore di Papa Francesco alla domanda toccante di Glyzielle “ Perché Dio permette che cose terribili come queste accadano … che colpa abbiamo noi bambini”, alla quale risponde “Solo quando siamo capaci di piangere su ciò che hai detto, siamo capaci di rispondere al perché i bambini soffrono … oggi manca la capacità di piangere”

Papa Francesco, con le sue parole, ha pennellato d’azzurro la vita di ogni uomo, non solo perchè ha mirato al cuore della carità e della compassione ma perché ha ridisegnato il valore della nostra vita, intonando le note della dignità che spesso dimentichiamo.

Le lacrime di cui parla Papa Francesco diventano piccoli cristalli dei dolori, delle afflizioni, delle ingiustizie e delle amarezze vissuti in prima persona o dal nostro vicino, degli uomini e delle donne che abbiamo accanto, e solo una forte infinita tenerezza unita alla commozione di un’anima provata può spingerli in superficie dove possono vivere.

Le lacrime sono le vite spezzate che vogliono, devono NON essere dimenticate. Anche Cristo, continua Francesco, quando e’ stato capace di piangere, ha capito il nostro dramma.

Cristo ha pianto, il Papa piange, il Signore ama i suoi figli..tutti, il Papa ama il suo gregge … e noi amiamo la vita che ci e’ stata donata?

Quanti cristalli teniamo ancora racchiusi per le mille indifferenze, per la scelta di facili strade, per paura di esporci o di essere fragili bersagli degli altri o per l’ insano egoismo che ci incatena.

Quanto cielo può entrare in ognuno di noi se solo avessimo occhi per guardarlo entrare, per accoglierlo e ad esso abbandonarci, facendoci disarmare e rendendoci puri come i bambini.

Lo spazio c’è ed è in tutti in egual misura … basterebbe scoprirlo e riconoscerlo.

Le lacrime sfogano la disperazione, il dolore, il lutto, l’abbandono, cantano la malinconia e tolgono quel velo davanti agli occhi per consentirci di guardare e all’unisono sentire, abbracciare le situazioni estreme e le tragedie che tutti noi viviamo, che vive il nostro vicino, il nostro compagno di viaggio e che, spesso, purtroppo, e’ l’ innocenza: i bambini.

Personalmente, quando penso ai bambini che soffrono, che non mangiano, che non hanno una famiglia, che sono sfruttati, venduti, barattati … sento il mio cuore trafitto e grido..non e’ giusto!! … perché !?! … ma papa Francesco ci invita a riflettere. Egli usa parole estremamente semplici ma in ognuna di esse e’ racchiusa una profonda verità; ognuna di esse e’ una caduta e rialzata di Gesù Cristo lungo il suo calvario.

Esse contengono l’essenza di quel “Vangelo” che cerca disperatamente la sua umanità, che prega, che cammina senza sostare e non e’ mai stanco. Questa lotta è il vero amore per gli uomini, perché Dio è nascosto nei sogni, nella speranza, nel quotidiano. Siamo misere corde accordate da un grande Maestro che inondano di letizia la nostra stessa vita intonando la melodia irripetibile: UMANITA. Siamo immagini, riflessi dell’immensa e calda luce che solo l’AMORE INFINITO può diffondere. Siamo il dettaglio di un unico puzzle… siamo le stelle del Firmamento! Per comprenderlo, ognuno di noi deve cercare instancabilmente; scoprire le ragioni profonde insite nella nostra MISSIONE.

Riaffiorino, come fiori sull’acqua cheta e pulita, la SPERANZA,LA COMPASSIONE; vinca ogni giorno la lotta contro la solitudine, l’oppressione e il senso di inadeguatezza. Ricordiamoci chi siamo! Scopriamo l’ AMORE infinito del Dio della Vita. E tutto diventa Carità.

Papa Francesco ci INVITA a piangere perché le lacrime sono preghiera, in esse c’ è il cuore di Dio.

Glyzielle, una bimba, ci INSEGNA a piangere ..lei ha bisogno di noi. Trasformiamo le sue lacrime in rugiada.

Grazie Papa Francesco..Grazie Glyzielle

di Sac. Mimmo Battaglia – Presidente FICT