Le cose succedono, prima. Poi, acquistano senso.
Chi apre il computer e prende in contatto con il mondo Fict, da qui in avanti, troverà un “buon giorno” del tutto speciale. Spero curioso, se non interessante. Un vero e proprio invito: aprire il marchingegno delle comunicazioni, prima cosa giornaliera da fare. Premere il tasto per le novità.
Rito col dito.
Vuol essere da parte mia un metodo nuovo di fare comunicazione. Un impegno di direttore in prima persona, in prima pagina, che apre la comunicazione diretta a tutti e tra tutti.
Ben vengano gli interventi. Ogni tipo di intervento.
Gli strumenti informatici sono a disposizione. Ve ne sono perfino troppi. Ma essi sono secondari rispetto ai contenuti. Questi hanno e devono avere precedenza assoluta. Possibilmente in tempo reale.
Il fine di tutto questo comprende vari aspetti. Ne elenco alcuni, riguardanti la comunicazione interna e associativa del programma Progetto Uomo.
Rinforzare l’appartenenza e l’unità di tutti coloro che operano nella Fict, cioè nel Sistema Associativo e Federativo (SAF).
Far emergere la funzionalità e l’efficacia di “Progetto Uomo”.
Rendere normale e facile la comunicazione diretta di tutte le parti coinvolte nel gioco educativo e terapeutico.
Poter attingere ogni momento notizie, spunti, dati, fatti, profili e percorsi degli utenti (chi vuole partecipa).
Gli strumenti digitali garantiscono immediatezza e profitto comunicativo, usati nei debiti modi, che s’imparano in progress, dato che cambiano molto a ogni pie’ sospinto.
Visto l’apporto che i Siti degli associati possono dare e ricevere per/ dal mondo esterno, faremo del nostro meglio perché filtri all’interno della comunicazione del Sistema quanto vi è di interessante e raggiunga l’esterno. C’è bisogno di cultura, all’interno del Sistema, per coinvolgere alla cultura sociale ed educativa (come conoscenza e consapevolezza) noi stessi, i residenti e le famiglie.
Non ho alcuna difficoltà nel dire che spesso un’équipe di lavoro non sa quello che fa l’altra, magari poco distante (un Centro non sa quello che fa l’altro, a pochi km di distanza). Le urgenze e gli aspetti tecnici del lavoro hanno quasi sempre la meglio, così che il proprio orticello sembra possa andare avanti senza l’apporto degli altri orticelli. Ciò vale per i Centri tra altri Centri.
Se recuperiamo del tempo, esso va destinato alla conoscenza e alla cultura, perché ciò alleggerisce e rende diverso il lavoro quotidiano che si fa a volte molto pressante e pesante.
Le notizie sono una opportunità e un’occasione non un giogo.
Buon giorno e buon lavoro.

Gigetto De Bortoli