Scegliere argomenti controversi, che si prestano a soluzioni radicalmente opposte. Invitare come ospiti personaggi in vista, dalle opinioni forti, decisi a sostenere ognuno la propria tesi. Servire il tutto con un ritmo serrato e scene di impatto. Un format ben rodato, già sperimentato con successo da tutti i grandi media.

 

fonte: La Stampa

 

A cambiare, è la piattaforma su cui si svolgerà il confronto: la prima puntata di Versus, questo il nome del programma annunciato pochi giorni fa in Rete, andrà in scena il 13 marzo su Google Plus. Mountain View spera forse, con questa mossa, di rivitalizzare il sito su cui, secondo recenti statistiche, gli utenti trascorrono appena tre minuti al mese.

Il tema prescelto per il lancio è di quelli caldi: la guerra alla droga. In “It’s time to end the war on drugs”, ospiti del calibro del miliardario Richard Branson, fondatore dell’impero Virgin, di Julian Assange, degli ex presidenti di Messico e Brasile, discuteranno, moderati dalla giornalista Bbc Emily Maitlis, di pregi e difetti dei differenti approcci al problema: da quello “duro”, almeno sulla carta, degli Usa, a quello più permissivo di Stati come il Portogallo – dove il possesso e l’utilizzo di droghe è stato depenalizzato (http://www.virgin.com/richard-branson/blog/time-to-end-the-war-on-drugs) nel 2000 e la competenza sulla materia è passata dal Ministero della Giustizia a quello della Salute – e l’Olanda.

Il dibattito, gestito dal punto di vista tecnico dalla società specializzata Intelligence2, verrà trasmesso in diretta streaming sul canale di Versus su YouTube, e gli spettatori potranno interagire, oltre che commentando sul sito di video sharing, anche su G Plus, grazie al servizio di videoritrovi Hangout.

Gli Hangout sono una delle caratteristiche più apprezzate della piattaforma sociale di Google, ad adoperarli è stato lo stesso presidente Obama che , poco più di un mese fa, ha risposto in diretta alle domande degli elettori. Altri fruitori hanno optato per utilizzi più insoliti e creativi: in un caso, il ritrovo è avvenuto addirittura fra un sub in immersione nella barriera corallina australiana, e i partecipanti a un summit sugli Oceani a Singapore.

I videoritrovi, con la possibilità che offrono di chattare in gruppo grazie a una webcam e a un microfono, sono forse l’unica arma in più che il social network di Mountain View possiede rispetto a Facebook, e Versus è senza dubbio un esperimento interessante. È improbabile però che, da solo, basti a ripopolare quella che da alcuni commentatori è stata definita come la “città fantasma” di Google Plus. Intanto però, il dibattito sull’approccio alle droghe è già aperto e sulla pagina di Versus su G+ sono già apparsi diversi commenti.

di Federico Guerrini

fonte: La Stampa