La dici. La reciti. La proclami. La declami. La rappresenti. La vivi.
“Siamo qui, perché non c’è alcun rifugio dove nasconderci da noi stessi”.
Ma la nostra “filosofia” che cos’è?
Si dice di solito quel che non è, quasi mai quel che è.
C’è il diritto di farsene un’idea? Magari imperfetta, ma per capirci qualcosa.
Certo, pur se è molto più corretto “sentirla” che “capirla”.
Mi permetto di usare una parola, per altro usata, però complicata nei contenuti.
La parola “antropologia”. Di origine greca, importata nell’italiano, difficile perché va tradotta, contiene un significato semplice e chiaro: “parola e visione dell’uomo nella sua pienezza e verità”.
Ora la Filosofia di Progetto Uomo offre questa precisa visione antropologica di ogni persona.

1.La persona umana è fondamentalmente libera, non perché non abbia delle costrizioni e dei condizionamenti, ma perché conserva sempre la radicale possibilità di prendere un suo – proprio e specifico, nuovo – atteggiamento nei confronti dei condizionamenti e delle eventuali dipendenze.

2.La persona non cerca, di per sé, la soddisfazione del piacere come motivo principale di vivere o l’estasi del potere, quanto invece la volontà di significato e di senso (termine vero della parola “logos”), come una continua tensione a scoprire e vivere il principio di realtà e di esistenza.

3.La vita della persona conserva sempre un significato, non ostante gli errori, le limitazioni o una storia sbagliata con fallimenti di lavoro, di rapporti, perfino assenza di salute.
Quindi la persona può prendere un nuovo valore di posizione persino di fronte alla colpa, alla sofferenza inevitabile e alla morte.
Quindi ogni esistenza ha un suo compito originale, un suo orizzonte, una decisione finale.

Con Progetto Uomo si scopre la logica dell’essere e del dover essere.
Con Progetto Uomo si sperimenta che bisogna andare oltre sé per incontrare gli altri.
Con Progetto Uomo si riesce a prendere la giusta distanza dal dolore, dal limite e dalle difficoltà, trovando la forza di resistenza e cambiamento nello spirito interiore.
Con Progetto Uomo ogni residente e ogni operatore può costruire il proprio progetto originale di vita, centrato sull’unicità della persona in riferimento libero alle altre persone e capace di andare oltre sé.

Quando si legge, recita, vive la Filosofia, ci si imbatte in tutto questo.
Ed è qualcosa di più di un’idea. Ci si imbatte nell’esistenza umana, propria e altrui.

Gigetto De Bortoli, direttore res.le Settimanale Progetto Uomo