“La Giornata Internazionale contro l’abuso e il traffico illecito di droghe è un’opportunità per fare un bilancio su un settore che presenta, già in condizioni normali, diverse fragilità e debolezze. Questo però è un anno particolare, diverso dagli altri, segnato dal covid che ha indebolito ulteriormente il sistema, mettendo ancor più in rilievo le criticità di una situazione frammentata in Italia nella gestione dei servizi socio sanitari e socio assistenziali. Questo è anche l’anno delle relazioni negate che ha colpito, in modo particolare, gli adolescenti, che vivono già un momento evolutivo delicato della loro vita con un maggior fattore di rischio soprattutto da un punto di vista psicologico”. Afferma Luciano Squillaci, Presidente della Federazione Italiana Comunità terapeutiche, FICT
“La FICT ha come valore fondante, da sempre, la centralità della persona e come rispondere in modo efficace ai suoi bisogni. Nel nostro lavoro la relazione è imprescindibile: un sistema che davvero possa funzionare deve fondarsi su una stretta correlazione degli interventi, terapeutici, clinici, educativi e riabilitativi in cui la relazione è il motore.
E’ necessario, quindi, dice Squillaci, ripartire guardando la società che “abitiamo”: la nostra dipendenza dal web, i cambiamenti nei comportamenti d’uso da sostanze, l’aumento significativo delle addictions comportamentali, l’abbassamento dell’età di iniziazione che riguarda una fascia significativa di adolescenti, l’aumento dell’abuso di alcol, di psicofarmaci… e poi il gioco d’azzardo patologico, le devianze del comportamento alimentare e, anche, l’aumento della solitudine, la mancanza di riferimenti, la paura… Molti ragazzi hanno avuto i social network come unico strumento di confronto con i propri pari. Il periodo della pandemia ha slatentizzato tutti questi comportamenti che già creavano diversi problemi anche prima del Covid“
I dati dell’Osservatorio Europeo per il 2020 sono in linea con i dati in nostro possesso. Quanto rilevato dai 600 servizi dei Centri FICT dimostra chiaramente che, durante l’anno di pandemia, c’è stato un aumento dell’uso di cocaina e cannabis, e soprattutto di alcol. In particolare, spiega il presidente FICT, guardando l’utenza in carico, compresi i minori e gli adulti, la sostanza di abuso per cui è stato richiesto il trattamento in comunità risulta essere nel 2020: 39% Cocaina, Crack; 27% Eroina e metadone; 19% Alcol; 10% Cannabis; 3% Dip. Comportamentali; 2% Allucinogeni. La sostanza assunta la prima volta dagli utenti minori in carico (fascia di età fino a 18 anni) è: il 38% la cannabis; il 23% l’alcol; il 20% la cocaina e crack; il 14% l’eroina; il 3% allucinogeni; l’2% per dipendenze comportamentali”
“Il covid ha scoperchiato il vaso di pandora, con tutti i pro e i contro, e ha messo alla prova tutti i sistemi anche quello familiare. Dietro il “mancato rispetto delle regole” degli adolescenti, continua Squillaci, spesso è celata la mancanza di una relazione, che non si è mai costruita. Questo tempo sospeso invece ci ha mostrato, in modo palese, l’importanza e la centralità della relazione e della condivisione, soprattutto per le fasce più deboli e fragili, e quindi costantemente a rischio di devianza.
I nostri adolescenti, hanno bisogno di essere nutriti, curati e rassicurati: l’adolescente che ha i suoi punti di riferimento sarà un adulto in grado di gestire la frustrazione e le sconfitte della vita e gestire l’imprevisto. Si può uscire da qualsiasi situazione di fallimento se non si è soli. Ecco perché dobbiamo ripartire dalla relazione, che è la prima vittima di questa pandemia e che resta sullo sfondo di tutti i disagi con i quali ci confrontiamo quotidianamente nei nostri servizi. I sistemi virtuali non la possono sostituire. Non può bastare la “rete virtuale” anche se apparentemente è in grado di connetterci con il mondo. Abbiamo bisogno di “oasi di senso” che possiamo trovare solo nel rapporto con l’altro. Tutti noi, giovani e adulti, viviamo in un momento di caos. Tutti noi dobbiamo scoprire che siamo fondamentali gli uni agli altri. Il segreto è la condivisione, è l’inclusione, è diventare comunità solidale.”
Per questo la FICT ha lanciato, in occasione del 26 giugno, lo slogan: #Ripartiamo dalle relazioni umane per riflettere sul valore e sulla centralità delle persone e delle relazioni, coinvolgendo i ragazzi delle Comunità terapeutiche a dare la loro testimonianze tramite messaggi che saranno presentati durante la video conferenza “Dalla rete delle relazioni alle nuove politiche sulle dipendenze”, mercoledì, 30 giugno 2021,  ore 11.00 – 13.00, in diretta sul canale YouTube della F.I.C.T.”, organizzata dalla FICT, CNCA, Intercear e alla quale parteciperanno anche le principali Comunità del privato sociale e  gli operatori dei servizi pubblici”
“In questi due anni di pandemia la questione dipendenze è stata completamente dimenticata. Si intravede ora finalmente una speranza data dalla recente nomina del nuovo Capo del Dipartimento per le politiche antidroga e dalla delega alle politiche antidroga assegnata alla Ministra Dadone, entrambi orientati a convocare finalmente la Conferenza Nazionale sulle droghe. Ma prioritario su tutto, conclude il presidente FICT, è l’avvio di un iter di riforma legislativa che riveda il sistema dei servizi sulle dipendenze, ovvero una riforma della normativa (309/90) che dia significato ai reali bisogni, rimettendo al centro la persona e non la sostanza.”

Per informazioni: Elisabetta Piccioni, Ufficio Stampa FICT, cell. 3392818398, email: comunicazione@fict.it