“Casa Rosetta” lancia l’iniziativa “Stop al bullismo ora”: dal 6 al 9 febbraio, in corso Umberto 179 nella sede del centro di ascolto giovanile “Al Centro”: gli operatori specialisti dell’Associazione terranno un ciclo di incontri con gli studenti degli istituti scolastici di secondo grado che hanno aderito.
“L’azione – sottolinea il presidente di Casa Rosetta, Giorgio De Cristoforo – è correlata con la Giornata mondiale contro il bullismo e il cyberbullismo che istituita sei anni fa per il 7 febbraio, in concomitanza con la Giornata europea della sicurezza in Rete, e intende contribuire a prevenire e contrastare i fenomeni in crescente diffusione. Logo e simbolo della Giornata è un nodo blu, che accomuna tutti coloro che si sono schierati contro questi fenomeni ai danni di ragazzi magari deboli, insicuri o presi in giro ingiustamente, ma anche di adulti offesi per idee diverse.
Sono frequenti anche nel nostro territorio a volte con atti molto gravi, segnalati sulle cronache locali anche nelle scorse settimane. L’azione in programma dal 6 al 9 febbraio si inquadra nel ventaglio di finalità che hanno indotto Casa Rosetta a creare “Al Centro”, luogo di ascolto e di aggregazione giovanile nato da suggerimenti degli stessi ragazzi e ragazze, che qui trovano accoglienza, ascolto, ricerca condivisa di risposte a piccole e grandi difficoltà di relazione, di dialogo, di affettività, di amicizie, di studio, di salute”.
“Al Centro” è una iniziativa che non fruisce di contributi pubblici ed è totalmente autofinanziata da Casa Rosetta: è una delle forme di attenzione dell’Associazione alla visione integrale della persona e del suo impegno a contribuire, attraverso la “prossimità”, alla costruzione di una comunità cittadina più solidale.
In questo ambito l’Associazione, svolge un’ intensa attività di prevenzione nelle scuole, con incontri di studenti con un gruppo composto da educatori, psicologi, sociologi e comunicatori. E anche in questi incontri è emerso il diffuso bisogno dei ragazzi di essere ascoltati, considerati, sostenuti. È emerso durante gli incontri, anche il frequente bisogno di ricostituire relazioni con famiglie che spesso sono sfilacciate, distratte che non colgono i segnali precoci del disagio né le richieste disperate di aiuto che si nascondono in comportamenti spesso autodistruttivi e apparentemente incomprensibili.
“A Caltanissetta come nel resto della Sicilia il bullismo è un problema reale- spiega Dice Adele Emanuela Cutaia psicologa coordinatore delle comunità terapeutiche di “Casa Rosetta” la percentuale di minori che ha subito o ha partecipato ad episodi di bullismo e cyberbullismo è del 18%, cioè un adolescente su cinque della popolazione tra gli 11 e i 17 anni. Spesso si tratta di situazioni in cui l’aggressività non è correttamente canalizzata e lì, il bullismo trova terreno fertile ed è campanello d’allarme. 1 adolescente su 10 pensa al suicidio, 3 su 10 compiono atti di autolesionismo. Le vittime dei bulli hanno paura, si sentono inadeguate, vogliono scomparire e il modo più immediato per farlo è non andare a scuola. Ci troviamo in piena rivoluzione dei modelli educativi e di socializzazione, è indispensabile che tutte le agenzie educative a partire dalla famiglia e dalla scuola diventino il luogo di riferimento per guidare i ragazzi nel percorso di crescita. Per questo motivo abbiamo intrapreso questa azione di sensibilizzazione e di prevenzione ed intervento precoce sul fenomeno”.