In vista della “Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne” (25 novembre) i temi connessi sono ovviamente in primo piano nell’attività quotidiana di Casa Rosetta sia all’interno delle proprie strutture sia negli incontri esterni di formazione rivolti soprattutto ai giovani. Le comunità terapeutiche dell’Associazione (Terra Promessa, La Ginestra, L’Oasi) tendono anche al recupero di riferimenti fondamentali quali la centralità della persona, la sua interezza, la dignità, il rispetto. In questi giorni se ne sta facendo particolare approfondimento, “ma nella nostra Associazione – rileva il presidente Giorgio De Cristoforo – i temi della Giornata per l’eliminazione della violenza sulle donne sono fortemente prioritari tutti i giorni, e costituiscono linee guida permanenti: il cambiamento, l’educazione, il consolidamento della parità di genere, la sana affettività, il rispetto delle persone, il senso della dignità, la capacità di capire e di difendersi se e quando una relazione è tossica, la consapevolezza del valore della vita e dei rischi di devianze o di dipendenze patologiche non si costruiscono con spot o emozioni o indignazione di una volta l’anno”.
Questi temi sono in primo piano anche negli incontri che gli operatori specialisti di Casa Rosetta tengono frequentemente nelle scuole o in altri luoghi di aggregazione giovanile per la prevenzione delle devianze e dei rischi di dipendenze da sostanze o altro. Dall’inizio dell’anno gli specialisti di Casa Rosetta – in genere un gruppo di tre – hanno tenuto questi incontri per duecento ore. Una parte di questi incontri si è svolta nella sede di “Al Centro”, il luogo di ascolto e di aggregazione giovanlle aperto da Casa Rosetta l’anno scorso, e sostenuto dall’Associazione con i propri mezzi, senza alcun contributo pubblico dell’Asp o del Comune o di altre istituzioni.
Particolare rilievo assume adesso un incontro che si terrà venerdì 24 novembre nella sede di “Al Centro” con quaranta studenti delle Classi 3c e 4b del liceo delle scienze umane Manzoni-Juvara nell’ambito di un progetto Pcto (per le competenze trasversali e l’orientamento) attuato dall’istituti con Casa Rosetta. L’incontro sarà articolato con varie riflessioni sul fenomeno della violenza di genere, attraverso piccoli spot realizzati dai giovani del servizio civile a Casa Rosetta, una piccola galleria d’arte, e una breve pièce teatrale con dibattito finale dal titolo “Lei, tu, io”. Il messaggio comune è che la cultura è l’unica strada percorribile per cambiare la società, per dire basta alla violenza di genere, perché solo “insieme possiamo fare la differenza”. Sul palcoscenico le residenti della comunità La Ginestra e alcuni residenti di Terra Promessa che daranno voce a storie rappresentative di donne e di uomini.
La scelta del teatro come strumento è apparsa utile perchè provvede al bisogno profondo dell’espressione di sé, del comunicare e del partecipare. I linguaggi scelti che si alternano sono quelli che si intrecciano nella nostra vita, sempre più frenetica e spesso poco attenta all’altro con cui ci relazioniamo e a noi stessi. Le parole sono importanti e la lingua è la metafora attraverso cui si racconta, tra storie vere o verosimili offrendo allo spettatore di accedere a una riflessione consapevole.