Adottiamo un sorriso”: è il motto di un incontro che si terrà domenica 23 ottobre con inizio alle 17 nel palazzo Notarbartolo di piazza San Giuseppe per un “aperitivo solidale” a favore dei ragazzi della comunità “mons. Naro” di Tanga, in Tanzania. L’iniziativa è della comunità Santa Maria dei Poveri, laici consacrati organizzati in congregazione da don Vincenzo Sorce, fondatore di Casa Rosetta. Le due entità – congregazione e associazione – sono interconnesse (“l’Una è costola dell’altra”) con le medesime finalità di servizio e di sostegno alle persone meno fortunate. La comunità di Tanga, in Africa, è stata fondata vent’anni fa da Casa Rosetta, e accoglie bambini con disabilità o sieropositivi dalla nascita, e appartenenti a famiglie poverissime. Nella comunità intitolata al compianto arcivescovo Cataldo Naro questi bambini trovano alloggio, cure, e – grazie alla generosità dei benefattori di qui – la possibilità di continuare gli studi per costruirsi un futuro diverso dalla povertà alla quale sarebbero altrimenti condannati.
Tanga si trova nel nord-est della Tanzania ai confini con il Kenya. La comunità Mons. Naro è situata sulla costa dell’oceano Indiano, a duecento metri dal mare. Attualmente ospita 32 bambini e adolescenti e fornisce servizi di fisioterapia residenziali e ambulatoriali anche per i bambini disabili dei villaggi circostanti.
Nei prossimi quattro anni, undici degli adolescenti della comunità di Tanga compiranno 18 anni (quest’anno Kasim e Lazzaro, l’anno prossimo Catharine e Joseph e fra tre anni Merina, Joseph, Sabrina, Alice, Saumu, Mary, Salama e altri) e dovranno pertanto – secondo le norme vigenti in Tanzania – lasciare la casa famiglia per tornare nei villaggi nativi dove la povertà, lo stigma del virus HIV o della disabilità li isoleranno per il resto della loro vita, e dove sarà difficile seguire le cure antiretrovirali. Gli altri, orfani o bambini raccolti nelle strade di Tanga, non avranno nemmeno questa magra consolazione e torneranno a una vita randagia. L’unica alternativa per tutti loro è proseguire con gli studi nei collegi di Tanga e Dar es Salaam (la capitale della Tanzania), ciò che potrà assicurargli uno standard di vita dignitosa.
Casa Rosetta e alcuni benefattori di qui sostengono già alcuni adolescenti usciti dalla comunità di Tanga. Occorrono altre risorse per altri bambini e adolescenti e l’iniziativa di Santa Maria dei Poveri “Adottiamo un sorriso” domenica 23 ottobre a Palazzo Notarbartolo è finalizzata alla raccolta di adesioni alla campagna di adozioni a distanza già avviata da tempo dall’Associazione, o alla raccolta di contributi. Non occorre molto – considerato il cambio valutario vigente – per dare un aiuto significativo. Due esempi:
con 10 euro all’anno, per cinque anni, si paga la tassa di iscrizione al college per uno studente;
con 50 euro l’anno, per dieci anni, si paga il costo del vitto e alloggio per gli iscritti ai corsi fuori da Tanga.
“Scegliete un modo, e aiutate i nostri ragazzi”, dice un appello di Santa Maria dei Poveri: “Seguiteli nel loro percorso di studio fino all’ingresso nel mondo del lavoro. Per ogni donazione assicuriamo una foto del ragazzo adottato, e almeno una chiamata/lettera durante l’anno, oltre all’aggiornamento costante sugli sviluppi delle iniziative di Casa Rosetta in Tanzania”
Donazioni potranno essere effettuate durante la stessa serata. Nel programma c’è anche la visita a una mostra fotografica, allestita in alcune sale del Palazzo, che raccoglie immagini scattate a Tanga a Peter Cipolla, componente del direttivo di Casa Rosetta che ha curato negli ultimi due anni la realizzazione di un progetto di prevenzione e di formazione finanziato dall’Onu e che ha coinvolto anche migliaia di studenti e di insegnanti della Tanzania. Le “sensazioni di viaggio” (così si intitola la mostra fotografia) di Peter Cipolla documentano condizioni di vita, sofferenza e speranze, meraviglie della natura

Fonte: EMMAUS mensile di informazione di Casa Rosetta, Anno XXVII N. 138 OTTOBRE 2022
Direttore responsabile Giorgio De Cristoforo