A nove mesi dall’assenza di Carlo Maria Martini, il SEAC organizza il convegno “Non è giustizia”. Il senso della pena per carlo Maria Martini, il 31 maggio 2013, presso l’Auditorium Lucianum, via Monsignore de Lorenzo 30/A, ore 9,30 – 18.00. Il convegno vuole ricordare la figura straordinaria di un testimone del nostro tempo.

31 maggio 2013 – Reggio Calabria

La scomparsa di Carlo Maria Martini ha aperto un vuoto di senso difficilmente colmabile per chiunque. Questo momento storico, così permeato da facili scorciatoie e semplificazioni dell’intelletto, ha perso uno dei suoi più grandi maestri ispiratori di un pensiero che, pur non perdendo mai di vista la riflessione sull’umana complessità, si è fatto pratica e incontro concreto con la persona, soprattutto quella più fragile e nascosta, sottolineando decisamente l’opzione preferenziale della Chiesa per i poveri e gli emarginati. La incessante passione per la ricerca di senso nei temi fondamentali dell’esistenza ha costantemente animato la sua riflessione, evidenziando le lacerazioni, forse insanabili, contenute nella “domanda di giustizia” che gli era impossibile non porsi, e sulla quale si era così frequentemente e magistralmente espresso. Le riflessioni sulla difficoltà di elaborare un sistema retributivo capace di coniugare la sicurezza dei cittadini con il rispetto dei diritti della persona reclusa, cogliendone l’apparentemente inconciliabile conflitto è un tema a cui Martini ha dedicato molte meditazioni, partendo dal senso della pena e della sua modalità di espiazione e dell’aspetto retributivo. Come ha affermato nel libro “Sulla giustizia”(Mondadori, 1999): “L’errore indebolisce e deturpa la personalità dell’individuo, ma non la nega, non la distrugge, non la declassa al regno animale, inferiore all’umano. Ogni persona è parte vitale e solidale della comunità civile; distaccare chi compie un reato dal corpo sociale, disconoscerlo, emarginarlo, fino addirittura alla pena di morte, sono azioni che non favoriscono il bene comune, ma lo feriscono”

Il SEAC (Coordinamento Enti e Associazioni di Volontariato Penitenziario) dal 1967 costituisce una presenza attiva nel volontariato delle carceri e della giustizia. Coordina numerose associazioni presenti sul territorio nazionale. Nato per promuovere le attività delle associazioni impegnate nelle carceri, si è trasformato in un coordinamento del volontariato tuttora impegnato nei confronti delle persone detenute, ma che ha ampliato le sue funzioni ad azioni non più ristrette ai soli istituti di pena ma diffuse sul territorio, costruendo un confronto con le istituzioni ed il governo sui problemi della giustizia. E’ tra le prime associazioni ad introdurre in Italia il tema della mediazione penale.

Programma del convegno

Iscrizioni al Convegno e segreteria organizzativa:

Centro Servizi al Volontariato dei Due Mari

telefono: 0965 324734 – fax: 0965 890813

Email: info@csvrc.it – www.csvcr.it