Come tutte le Comunità dell'”Associazione Famiglie di Casa Rosetta” anche L’Oasi (dipendenze da alcol) riassume  la vita e le iniziative di questo periodo particolare di emergenza sanitaria:
Cosa facciamo
– Regolarità del Programma Terapeutico in tutti i suoi strumenti (colloqui, gruppi, etc.);
– Il supporto in comunità fornito ai residenti con colloqui, informazioni adeguate, seminari relativi allo stato di emergenza e alla pandemia;
– Il supporto e la buona comunicazione coi familiari, specie attraverso i contatti telefonici; elasticità rispetto alle telefonate e alle video chiamate; in alcuni casi, abbiamo avuto anche altri contatti tramite gli operatori, grazie ai quali le famiglie hanno fatto pervenire beni per i loro familiari o per la comunità (alimenti);
– Contatti in video chiamata per le persone del Rientro in fase B e le persone rimaste a casa durante la verifica;
– Riunioni d’equipe e turnazione temporaneamente adattate alle necessità dell’emergenza e del distanziamento;
– Cura della spiritualità col programma della “Missione” quaresimale;
– “Flash mob”, attività ricreative, attività sportiva, seminari di cultura, avvio del laboratorio teatrale e musicale. In particolare, i video realizzati per la Quaresima, la “Tavolata di S. Giuseppe”, l’iniziativa nazionale “Una radio per l’Italia”, promozione attività ceramica, spot di sensibilizzazione diramati anche attraverso i social network, e articoli (in collaborazione con Nuccio Merlini) per ringraziare per le donazioni ricevute. articoli sulla vita in comunità nel periodo di emergenza pubblicati su La Sicilia e La Gazzetta del Calatino;
– Continuità del Progetto Scuola, autogestito;
– Attività alternative e integrative:
1. laboratorio mascherine in collaborazione con volontari esterni;
2. gadget in ceramica e floreali per la Quaresima;
3. manifattura conserva di pomodoro (450 kg di passata col pomodoro donato);
4. conservazione e surgelazione carciofi (donati) e prodotti del nostro orto;
5. incubazione uova e cova pulcini per incremento pollaio;
6. laboratorio di drammatizzazione (teatro e musica);
7. lavoro di archiviazione (equipe);
8. ricerca di locali nel territorio circostante per avvio protocollo GAP non residenziale (già individuata possibile sede a Mazzarrone);
– contatti frequenti coi Ser.D per il monitoraggio delle persone in lista attesa;
– comunicazione in rete con gli organismi delle comunità terapeutiche, in particolare col CEARS per il confronto costante sulle comuni difficoltà, risorse, proposte;
– comunicazione in rete con il locale DSM, attraverso meeting on line a cadenza settimanale;
Cosa doniamo
– Supporto e counseling telefonico a persone e famiglie con richieste di aiuto;
– Supporto telefonico a famiglie di detenuti in difficoltà;
– Condivisione di donazioni che riceviamo, con famiglie bisognose del territorio;
– Condivisione di flash mob per sensibilizzare e trasmettere speranza;
Cosa riceviamo – donazioni:
1) Prodotti sanitari e igienizzanti azienda ChimiClean Professional di G. Arnone – Modica/Pozzallo;
2) Pomodori ciliegini e carciofi (quintali!) azienda Sanluis – Antonello Consiglio e fr.lli di Mazzarrone. Le donazioni di alimenti sono state in parte da noi distribuite a famiglie bisognose del territorio;
3) Mascherine realizzate dall’azienda “Pizzico d’arte Artdesigner” di Floridia
Giuseppe di Grammichele;
4) Mascherine realizzate da volontari (col tessuto ricevuto in dotazione dall’economato), in particolare la signora Divita Madre di un nostro operatore;

Non mancano le difficoltà, legate principalmente al fatto di non poter fare uscire i ragazzi, al blocco di ingressi e gruppi famiglia. Si convive con l’incertezza dei tempi di attesa, con la speranza di individuare strategie comuni per usufruire di accertamenti diagnostici specifici in merito al contagio covid 19 (presidi, tamponi…), con ansie da contenere, con la frustrazione di non poter occupare i posti vuoti, facendo scorrere regolarmente la lista attesa.
A tal proposito pensiamo che si possano individuare sistemi e opportunità alternative e temporanee, quali la possibilità di “accoglienza filtro” di potenziali ingressi necessari ed urgenti, con quarantena fiduciaria, in locali provvisori e separati.

Sembrerà tanto, ma è realmente quello che viviamo.

Lina Cannizzo – Responsabile “L’Oasi”