Giovane, provo una grande emozione nel comunicare con te. Mi sentivo quasi in difficoltà …. Ma poi ho detto: “che m’importa? Chi ama non può avere paura!”.
Non ho paura di te, non ho paura di sentirmi dire:“fatti i fatti tuoi!”. Lo puoi anche dire. Io parlerò ugualmente, credendo nelle parole della vita che nascono dentro e che nessuno può mai far tacere.
Puoi avere qualunque età della giovinezza, puoi essere spaccone o timido, bravo a scuola o disperazione di professori e genitori, credente o contestatore.
Io so chi sei tu: sei un uomo, come me, in ricerca. Il tuo confronto con la realtà è duro, contraddittorio e spesso arrivi a dire: “non ci capisco più niente”. Allora ti butti nelle esperienze più varie e più strane, consumando vita senza strada, senza metodo, nella solitudine.
A volte mi hai deluso, ma anche io sono stato come te: entusiasta e scoraggiato, pieno di ideali e incoerente, innamorato e abbandonato, credente appiccicato al prete e con tanta voglia di libertà. Devo ricordarmi della mia giovinezza con lucidità, e allora ti amerò.
Ti accetto, sai, quando con gli amici “spari cavolate a ore”, quando fai il bullo, quando sei classico o alla moda, quando restauri la tua …. complessata faccia.
Mi metti dentro una grande tenerezza quando, come un bambino, ti affidi al mio cuore di prete e mi sento padre perché non muoia in te la voglia di vivere.
Ti vorrei sempre protagonista attivo, ma devo spesso aspettare degli anni perché tu ritorni a dirmi “ciao prete”, come quando eravamo …. piccoli.
Ricordi quando hai avuto voglia di piangere e abbiamo pianto insieme: per tuo padre e tua madre, per il tuo amore, per gli amici, per la morte?
Ti scrivo, allora, per aprirti ancora di più il mio cuore: non come maestro, non ne sarei capace, ma come tuo compagno, tuo amico, come “padre” che ti ama profondamente, per dirti che sei la mia speranza, la mia certezza.
Sento dentro di me l’ansia per la tua vita e farei di tutto per vederti felice. Non ridere se dico tutto questo: non sono parole vuote di significato, non è poesia: niente di tutto questo. E’ una realtà che mi brucia dentro, è un dono che Dio ha fatto alla mia povera vita, è un mistero che ci lega come persone.
Ti sento particolarmente vicino: il tuo volto,i tuoi pensieri, le tue preoccupazioni, le tue attese, tutto di te ha una forte risonanza dentro di me.
Ti posso confidare una cosa? Pensando a tutto questo, alla tua vita concreta, sono rimasto turbato. Davanti ai miei occhi si sono presentati i miei limiti, le mie debolezze, le mie inefficienze. E pensavo: riuscirò a capirlo? Ad aiutarlo? A rispettarlo? Ad essergli vicino?
Mi fermo qua.
Credimi, ho dentro un grande desiderio di amore e di bene e faccio di tutto per metterlo in pratica, per riuscire a far emergere quello in cui credo, sforzandomi di diventare “dono” per la tua vita.
Troppe volte ci lasciamo dominare dal tempo, dallo spazio, da mille e mille cose che non ci fanno più essere noi stessi e ci fanno perdere il senso vero delle cose. Sono tutte quelle volte che pur vivendo insieme, gomito a gomito, non ci incontriamo: sono tutte quelle volte che siamo come isole, separate da tutto e da tutti, quando non sentiamo più dentro di noi quella vibrazione umana che deve nascere dall’incontrarci, dal parlarci, dal condividere tutto di noi.
Sono tutte quelle volte che perdiamo il gusto di fare le cose più semplici, di trovare l’entusiasmo nelle cose di ogni giorno, di vivere come persone che hanno una dignità da rispettare ed amare.
Aiutiamoci, ti prego, in questo che è necessario. Aiutiamoci a sorridere, ad incoraggiare, ad andare avanti. Comincia a credere anche tu in tutto questo. Non avere paura di essere te stesso. Non mettere mai delle maschere, e non giocare mai in dei “ruoli” che non sono tuoi.
Quello che tu puoi fare è solo una goccia d’acqua nell’oceano, ma è ciò che da significato alla tua vita. Ciò che conta è da oggi in poi…. E non bisogna avere paura di essere solo una goccia d’acqua. Sono le gocce d’acqua riunite che formano i ruscelli, i fiumi, gli oceani.
Ricorda: alla sorgente non ci sono mai molte gocce d’acqua riunite .Noi ci portiamo dentro una presenza d’infinito. Dobbiamo credere in noi stessi perché l’infinito è dentro di noi. Ogni istante è una vita.
Sii perciò esigente nell’interiorità dei rapporti, cerca un contatto puro e semplice con tutto il mondo che ti circonda.
Accogli ogni creatura con tenerezza. Cammina verso la via del cuore per un incontro vita – nella -vita con ciò che è reale.
Lasciati vincere dall’amore semplice. Chi entra nel tuo raggio d’azione dovrebbe non volersene più andare.
Fuggi i compromessi, abbi fiducia in te. Se sbagli, critica l’esperienza e ricomincia. Un uomo vale non se non sbaglia mai, ma se riconosce il suo errore e trova la forza di ricominciare.
Tu sei il presente. Che non ci sia mai scritto nella tua vita, sulla tua maglietta: “Vuoto a perdere”. Il trucco c’è, si chiama: “Semplicità'”.
L’acqua può essere torbida, ma anche così rifletterà il cielo. Noi siamo nati per cose grandi e non bisogna mai rinunciare a questa grandezza. E’ ciò che di più vero c’è in te; la tua, la mia, la nostra speranza.
Alle tue mani, anche se fragili, è affidato il mondo. Nel tuo sogno, anche se incerto, è scritto il domani. Nella tua ricerca, anche se sofferta, è disegnata la tua esistenza e la tua voglia di vivere. Nonostante gli inganni, i travagli e i sogni infranti, questa vita è pur sempre meravigliosa. Vivila. Amala. Il bene perché diventi bene ha bisogno di te, l’amore per essere toccato ha bisogno di abitare in te, il cielo per essere contemplato ha bisogno di spaziare nei tuoi occhi.
Anche quando le cose ti sembrano andare storte, tu vai avanti lo stesso. Non darti mai per vinto, vai sempre “oltre”. C’è sempre un sogno da vivere. Ma vivi in pienezza il tuo “oggi”, attimo per attimo, e scoprirai che il “sogno è sempre”.
La vita ci chiederà di resistere nel buio, di non venir meno nelle prove, di continuare a credere in noi quando si fa il vuoto intorno, di non cedere quando tutto sembra crollare. Noi dobbiamo continuare a credere e a sperare, anche quando gli altri ci diranno che è finita. “…dicono che è vero che ad ogni speranza corrisponde stessa quantità di delusione, dicono che è vero, si, ma anche fosse vero non sarebbe giustificazione per non farlo più …”
La vita esigerà l’amore quando apparirà inutile, sprecato, quando sembra che trionfi solo la forza. Perché c’è una storia che è vissuta nell’amore e dall’amore: è una storia che investe moltitudini di cui noi non ci accorgiamo. L’amore è senza storia perché non fa rumore. Ed è stolto, perché non riesce mai a trovare le parole che gli diano prestigio nelle piazze pubbliche della cultura ufficiale. E’ la storia di coloro che hanno fatto dell’Amore il senso della loro vita.
Ma tu non avere paura di essere te stesso. Non avere paura di lottare e di credere nell’Amore. In quella forza che c’è dentro di te. È la forza della vita!
Solo il trucco, le maschere, il conformismo, riducono l’esistenza a una generalità. Basta essere piatti e banali e disperazioni non ce ne sono. C’è solo la fatica del vivere, o il rischio di non dare gomitate sufficienti per farsi strada.
Non lasciarti ingannare: La vita non può fare a meno di te e ogni giorno devi gridare il tuo “sì”, anche quando è strappato, forse, a fatica, dalle delusioni, dalle stanchezze, dalle lacrime. Ma ogni lacrima nei tuoi occhi, accompagnata da un gesto vero ed autentico, è un giorno di … libertà. “ … dicono che è vero cha ad ogni entusiasmo corrisponde stessa quantità di frustrazione, dicono che è vero, si, ma anche fosse vero non sarebbe giustificazione per non farlo più …”
Perché ogni giorno è una conquista. Si, Sei tu che me lo hai insegnato: che non c’è conquista senza fatica. E non c’è senso alla vita senza conquista.
E io ti starò accanto,cammineremo insieme e imparerò ancora da te! “ … non c’è montagna più alta di quella che non scalerò, non c’è scommessa più persa di quella che non giocherò …”: è il senso del nostro metterci in gioco, perché è il mettersi in gioco che dà senso alla vita ed esige che la vita abbia un senso. Io credo in te! Mi fido ti te!