Parola usata e abusata che lascia un segno  nell’anima ogni qualvolta, semplicemente, la pensiamo, accompagnandola da un sospiro.

La cerchiamo durante il giorno dentro di noi, vicino e lontano perché la amiamo  anche quando ce ne svestiamo o rinneghiamo con scelte sbagliate.

 

 

La aneliamo quando viviamo il presente, la sospiriamo nel magro desinare, la invochiamo con rabbia quando la leghiamo alla giustizia  che non intravediamo.

Il suo valore gravita nelle coscienze di chi ad altri la nega, ma è piuma nel cuore della disperazione,  ed è instancabile la ricerca di chi in essa crede.

Ma Il credo è già fede … e quando il suo desiderio ci sospinge, Dio ci accompagna come fa sempre con il suo infinito amore perché possiamo  toccare le aperte ali della libertà che, di certo, ci porteranno alla speranza.

Libertà e speranza … viene da pensare che un sogno negato ad ogni uomo sia un pezzo di libertà di tutti gli uomini che viene meno; si buca come un palloncino  felice tra i cieli che cade giù,  sotto gli occhi  delusi dei bimbi che poco prima, gioiosi e ridenti, lo avevano accompagnato.

E non è forse l’ uomo libero di vivere, di scegliere, di amare? E perché ciò  che ci  è stato donato e quanto abbiamo conquistato diventano trappole per animi sordi?

Ma la libertà è la nostra vita e dobbiamo difenderla con lo scudo della dignità, con la forza della fiducia, con lo stesso animo con cui ci accingiamo alla preghiera.

Non stanchiamoci di anelarla né di pensarla e tanto meno di sognarla  anche quando è un lontano relitto, quando non la vediamo nel nostro fratello, quando il giorno e la sera  sembrano uguali o quando il mondo cambia i suoi colori,  e gli alberi non sembrano fioriti.. quando  le troppe e diverse sofferenze  fanno tanto male …

Cantiamola! cerchiamola senza stancarci e non dimentichiamo mai il suo volto perché  è lo stesso della giustizia, il medesimo della tolleranza e della condivisione, è il contrario dell’ odio solo perché è uguale all’ amore.

Don Mimmo Battaglia – Presidente FICT