“Adulti In Europa si osservano segnali di un aumento della disponibilità di cocaina, come evidenziato dal fatto che i sequestri hanno raggiunto livelli record. Questa è la situazione che emerge dalla Relazione europea sulla droga 2019: Tendenze e sviluppi, pubblicata dall’Osservatorio europeo delle droghe e delle tossicodipendenze (EMCDDA) oggi a Bruxelles (1). Nella sua panoramica annuale l’Osservatorio esamina anche le sfide associate all’eroina e ai nuovi oppiacei sintetici, gli sviluppi più recenti nel mercato della cannabis, il ruolo sempre più rilevante dell’Europa nella produzione di droghe sintetiche e l’uso delle tecnologie digitali a favore della salute nel settore delle droghe.
Secondo Dimitris Avramopoulos, commissario europeo per la migrazione, gli affari interni e la cittadinanza “La Relazione di oggi mostra la natura complessa del fenomeno della droga in Europa. La droga rimane una minaccia variegata ed in costante evoluzione nella nostra società, che coinvolge la vita di milioni di cittadini in tutto il mondo. Abbiamo bisogno di un approccio più coordinato che ne contrasti l’offerta e la domanda. I nostri sforzi stanno portando frutto attraverso le nostre nuove regole per bandire le sostanze psicoattive e la nostra cooperazione rafforzata con i nostri partners internazionali. Tuttavia, abbiamo pure bisogno di guardare al ruolo della digitalizzazione nel mercato della droga. Non abbiamo tempo da perdere. Abbiamo bisogno di essere coordinati a livello nazionale, europeo ed internazionale. Insieme alla nostra agenzia europea delle droghe continueremo a svolgere un ruolo di primo piano in questo sforzo.”
La relazione dell’EMCDDA mette in evidenza il persistere di una disponibilità elevata della maggior parte delle sostanze illecite. I dati più recenti mostrano che in Europa (UE-28, Turchia e Norvegia), ogni anno, viene segnalato oltre 1 milione di sequestri di sostanze illecite. Circa 96 milioni di adulti nell’UE (15-64 anni) hanno provato una sostanza illecita nel corso della loro vita. Inoltre, si stima che ogni anno 1,2 milioni di persone siano sottoposte a trattamento in seguito al consumo di sostanze illecite (UE-28). Nel 2018 sono state individuate per la prima volta nell’UE 55 nuove sostanze psicoattive (NSP), portando il numero totale di sostanze monitorate dall’Osservatorio a 730.
Il direttore dell’EMCDDA Alexis Goosdeel ha affermato: «Le sfide che affrontiamo nel settore della droga divengono sempre più impegnative. Non solo vi sono segnali di una maggiore disponibilità di droghe di origine vegetale come la cocaina, ma assistiamo anche all’evoluzione di un mercato in cui le droghe sintetiche e la produzione di droghe in Europa acquisiscono una crescente importanza. Tale situazione è evidenziata dai problemi associati al consumo di oppiacei sintetici molto potenti, dalle nuove tecniche usate per la produzione di MDMA e amfetamine e dai recenti sviluppi nella trasformazione della morfina in eroina all’interno dei confini europei».
Cocaina: record di sequestri, nuovi metodi di distribuzione ed evidenze di maggiori problemi per la salute
I dati più recenti sulla cocaina mostrano che sia il numero di sequestri sia i quantitativi di cocaina sequestrati sono a livelli record. Nell’UE sono stati segnalati oltre 104 000 sequestri di cocaina nel 2017 (98 000 nel 2016), pari a 140,4 tonnellate, ovvero circa il doppio del quantitativo sequestrato nel 2016 (70,9 tonnellate) (figura 1.6). Sebbene il prezzo al dettaglio della cocaina sia rimasto stabile, nel 2017 la sua purezza in strada ha raggiunto il livello più alto in un decennio (infografica, pag. 26). La cocaina entra in Europa attraverso numerose rotte di traffico e con molti sistemi, ma la crescita del traffico di grandi quantitativi, mediante container marittimi, si evidenzia come problema principale.
Risulta evidente che l’utilizzo dei social media, dei mercati presenti sul darknet e delle tecniche di crittografia abbiano un ruolo sempre crescente nel consentire a piccoli gruppi e a singoli individui di cimentarsi nello spaccio di droga. Guardando al mercato della cocaina risulta evidente che sono stati messi a punto metodi di distribuzione innovativi. Un esempio è costituito dall’esistenza di call center dedicati all’acquisto di cocaina, con corrieri che assicurano consegne rapide e flessibili. Tali metodi, che rispecchiano una potenziale «uberizzazione» del commercio di cocaina (2), sono indicativi di un mercato competitivo, in cui gli spacciatori competono tra loro offrendo servizi aggiuntivi oltre al prodotto stesso.
La cocaina è la sostanza stimolante illecita più comunemente utilizzata nell’UE: circa 2,6 milioni di giovani adulti (15-34 anni) l’hanno utilizzata nell’ultimo anno (stima del 2017). Un recente studio sui residui di droga nelle acque reflue ha rivelato che, tra il 2017 e il 2018, si è verificato un aumento dei metaboliti della cocaina in 22 delle 38 città che dispongono di dati per questo periodo, confermando la tendenza ascendente segnalata anche nel 2017. Nel 2018 i residui giornalieri più elevati (standardizzati per 1000 persone) sono stati registrati in alcune città del Belgio, della Spagna, dei Paesi Bassi e del Regno Unito. Dati recenti mostrano un incremento in alcune città dell’Europa orientale, seppure da un livello basso (cfr. figura 2.4).
Alcuni segnali indicano che l’aumento dell’offerta di cocaina è associato alla segnalazione di più problemi di salute. Le stime più recenti mostrano che attualmente circa 73 000 persone sono in trattamento specialistico della tossicodipendenza per problemi legati alla cocaina. Di questi, destano particolare preoccupazione gli 11 000 soggetti che hanno intrapreso un trattamento per problemi legati alla cocaina crack, una forma particolarmente dannosa di consumo di cocaina. In base alle segnalazioni il numero di «nuovi» soggetti con necessità di trattamento per un problema di cocaina è aumentato per la prima volta del 37 % tra il 2014 e il 2017, dato che suggerisce un incremento delle esigenze di trattamento. La cocaina è stata anche la sostanza illecita più comunemente segnalata nei ricoveri ospedalieri di emergenza riconducibili al consumo di sostanze stupefacenti registrati da una rete di 26 ospedali sentinella in 18 paesi europei nel 2017 (Euro-DEN Plus) (figura 3.8).
Eroina: indicazioni di trasformazioni del mercato
L’eroina è ancora l’oppiaceo illecito più comune sul mercato della droga in Europa e contribuisce in misura determinante ai costi sanitari e sociali legati alla droga. La quantità di eroina sequestrata nell’UE è aumentata di oltre una tonnellata nel 2017, raggiungendo 5,4 tonnellate, con ulteriori 17,4 tonnellate sequestrate dalla Turchia (alcune delle quali erano destinate al mercato dell’UE). Uno sviluppo preoccupante è rappresentato dalle 81 tonnellate di anidride acetica, un precursore chimico dell’eroina, sequestrate nell’UE nel 2017 e dalle 243 tonnellate contenute in partite intercettate (tabella 1.2). Inoltre, negli anni recenti, in paesi dell’UE (Bulgaria, Repubblica Ceca, Spagna e Paesi Bassi) sono stati scoperti laboratori che producono eroina dalla morfina mediante questo precursore. La purezza dell’eroina rimane elevata e il prezzo al dettaglio è relativamente basso (essendo diminuito nell’ultimo decennio)
Coerentemente con l’agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile a livello globale, l’Europa mira a combattere l’epatite virale quale minaccia per la salute pubblica. Per raggiungere questo obiettivo è fondamentale fornire ai consumatori di eroina o di altre droghe per via parenterale un maggiore accesso ai programmi di prevenzione, agli esami diagnostici e alle terapie per HBV e HCV, in quanto sono i soggetti più colpiti da questa malattia e sono quelli esposti a un maggiore rischio di trasmissione. La relazione dell’EMCDDA mette in evidenza la necessità di aumentare le misure per contrastare l’epatite virale, in particolare in alcune aree dell’Europa orientale.
Nuovi oppiacei sintetici: una preoccupazione crescente
L’attuale epidemia di oppiacei negli Stati Uniti e in Canada è in gran parte determinata dall’uso di oppiacei
sintetici, in particolare il fentanil e i suoi derivati. Sebbene attualmente tali sostanze rappresentino solo una piccola parte del mercato della droga in Europa, esse destano una preoccupazione crescente, poiché il loro consumo è collegato ad avvelenamenti e decessi. In Europa, nel 2018 sono stati segnalati undici nuovi oppiacei sintetici, solitamente in forma di polveri, compresse e liquidi. Essendo sufficienti anche solo quantitativi molto ridotti per produrre diverse migliaia di dosi vendute in strada, queste sostanze sono facili da nascondere e trasportare, e rappresentano una sfida per le forze dell’ordine e le dogane.
I derivati del fentanil costituiscono la maggioranza dei 49 nuovi oppiacei sintetici monitorati dall’EMCDDA. Sei derivati del fentanil sono stati segnalati in Europa per la prima volta nel 2018 (34 segnalati dal 2009). Nei dati più recenti, queste droghe molto potenti hanno rappresentato il 70 % di tutti i sequestri di nuovi oppiacei sintetici (figura 1.12). Sono stati riferiti oltre 300 sequestri di carfentanil, una delle droghe più potenti di questa famiglia. Nell’UE sono stati sequestrati anche 4,5 kg in totale di un precursore chimico per la fabbricazione di derivati del fentanil (N-fenetil-4-piperidone).
I dati provenienti dal monitoraggio del trattamento della tossicodipendenza mostrano che un utente su cinque (22 %) che entra in terapia per un problema correlato agli oppiacei attualmente segnala il consumo di un oppiaceo sintetico lecito o illecito, anziché l’eroina, come sostanza problematica principale (figura 2.13).
Ciò indica che anche i farmaci contenenti oppiacei oggi svolgono un ruolo sempre più rilevante nel problema delle droghe in Europa.
Cannabis: nuovi sviluppi per la droga più diffusa in Europa
La cannabis continua a essere la sostanza illecita più diffusa in Europa, come evidenziato dai dati relativi a prevalenza, sequestri e nuove richieste di trattamento. Si stima che circa 17,5 milioni di giovani europei (15-34 anni) abbiano fatto uso di cannabis nell’ultimo anno (UE-28) (stima del 2017).
Nel 2017 gli Stati membri dell’UE hanno segnalato 782 000 sequestri di prodotti a base di cannabis (foglie e infiorescenze, resina, piante e olio), che è divenuta pertanto la droga più sequestrata in Europa. La quantità di resina di cannabis sequestrata è più che doppia rispetto a quella della cannabis in foglie e infiorescenze (466 tonnellate contro 209 tonnellate). Un recente studio dell’EMCDDA (3) ha rilevato che, nell’ultimo decennio, il contenuto tipico di tetraidrocannabinolo (THC) (4) nella cannabis in foglie e infiorescenze e in resina era raddoppiato, sollevando preoccupazioni in merito a potenziali danni. Nel caso della resina, i fattori alla base della crescente potenza media potrebbero includere l’introduzione di piante particolarmente potenti e nuove tecniche di produzione in Marocco, il principale produttore di resina per il mercato dell’UE.
Si stima che circa l’1 % degli adulti (15-64 anni) nell’UE consumi cannabis ogni giorno o quasi.
Nel 2017 circa 155 000 persone si sono sottoposte a trattamento della tossicodipendenza in Europa per problemi legati a questa droga; di queste, circa 83 000 lo hanno fatto per la prima volta nella loro vita (infografica, pag. 44). La cannabis è oggi la sostanza più frequentemente indicata da chi si rivolge per la prima volta a un servizio specialistico di trattamento della tossicodipendenza come motivo principale del contatto.
Cannabis: nuovi prodotti si aggiungono alle sfide in un ambito politico complesso
La creazione di mercati leciti della cannabis a uso ricreativo al di fuori dell’UE favorisce l’innovazione nello sviluppo di prodotti (per esempio, liquidi per sigarette elettroniche, prodotti commestibili e concentrati), alcuni dei quali sono ora presenti sul mercato europeo dove rappresentano una nuova sfida per l’individuazione e il controllo degli stupefacenti.
La cannabis contiene molte sostanze chimiche differenti, tra cui le più note sono il tetraidrocannabinolo (THC) e il cannabidiolo (CBD). Un esempio di rapidi sviluppi nel mercato della cannabis è costituito dalla comparsa di prodotti a bassa concentrazione di THC venduti in negozi specializzati o negozi di alimenti per la salute in alcuni paesi dell’UE (5). Le vendite sono effettuate sulla base dell’indicazione che questi prodotti contengono meno dello 0,2 % o 0,3 % di THC e hanno quindi un effetto intossicante ridotto o nullo e non rientrano nelle attuali norme in materia di controllo delle droghe. Il contenuto di CBD dei prodotti è talvolta messo in evidenza, con affermazioni che questa sostanza può possedere qualità benefiche. Attualmente è disponibile una varietà di prodotti, tra cui piante, miscele da fumo, pillole, lozioni e creme, che sollevano questioni a livello normativo, poiché alcuni paesi sottopongono le vendite di prodotti a bassa concentrazione di THC a sanzioni penali, mentre altri ne consentono il commercio senza licenza.
Il ruolo crescente dell’Europa nella produzione di droghe sintetiche
La produzione di droghe sintetiche in Europa sembra «stia crescendo, diversificandosi e diventando più innovativa», afferma la relazione. Nuove sostanze vengono utilizzate al fine di produrre le sostanze chimiche necessarie per ottenere droghe sintetiche. Questo processo ha lo scopo di evitare l’individuazione, ma implica anche una lavorazione più complessa (che può creare ulteriori rifiuti pericolosi). Ciò si riflette in un aumento dei sequestri di precursori alternativi, sia per l’MDMA che per l’amfetamina e la metamfetamina. Di fatto, i sequestri di APAA e derivati glicidici del PMK sono entrambi aumentati in base ai dati più recenti (tabella 1.2).
Nel 2017 ventuno laboratori che producevano MDMA sono stati smantellati nell’UE, rispetto agli 11 del 2016, tutti situati nei Paesi Bassi. In Belgio è stato segnalato uno smaltimento illegale di rifiuti chimici, indicativo di una produzione di MDMA. I dati più recenti mostrano che nel 2017 il contenuto di MDMA nelle pasticche di «ecstasy» ha raggiunto il livello massimo dell’ultimo decennio. L’EMCDDA riferisce che nel 2017 circa 6,6 milioni di pasticche di MDMA sono state sequestrate nell’UE, il quantitativo più elevato dal 2007.
Il monitoraggio delle informazioni open source e dell’attività sul darknet indica che l’Europa svolge un ruolo importante nella fornitura globale di MDMA. Ciò è anche suggerito dai sequestri nei paesi confinanti con l’UE. La Turchia ha sequestrato più pasticche di MDMA (8,6 milioni) e più amfetamina (6,6 tonnellate) di tutti gli Stati membri dell’UE insieme in tale anno. Inoltre, ha sequestrato un quantitativo eccezionalmente elevato (658 kg) di metamfetamina, che si avvicina al totale sequestrato nell’UE (662 kg).
La purezza di metamfetamina e amfetamina è superiore a quella di un decennio fa, con 0,7 tonnellate di metamfetamina e 6,4 tonnellate di amfetamina sequestrate nell’UE nel 2017. La produzione di metamfetamina si concentra nella Repubblica Ceca e nelle aree di confine dei paesi limitrofi, oltre che in piccola parte anche nei Paesi Bassi. Le acque reflue e altri dati suggeriscono che il consumo di metamfetamina, generalmente basso e tradizionalmente concentrato nella Repubblica Ceca e in Slovacchia, è ora presente anche a Cipro, nella Germania orientale, in Spagna, in Finlandia e in Norvegia (figura 2.11). Per quanto riguarda l’amfetamina, 21 città delle 38 che dispongono di dati sulle acque reflue per il 2017 e il 2018 hanno segnalato un aumento dei rilevamenti di amfetamina.
M-health: geolocalizzazione e realtà virtuale, nuovi strumenti per rispondere ai problemi di droga
L’uso diffuso dei dispositivi mobili oggi significa che le «app» di m-health (applicazioni mobili per la salute) dispongono di un enorme potenziale, in grado di espandere la portata dei servizi sanitari correlati al consumo di stupefacenti. Secondo la relazione nuove soluzioni digitali di questo tipo vengono sempre più utilizzate nella prevenzione, nel trattamento e nella riduzione dei danni della tossicodipendenza.
La relazione presenta una serie di app di m-health con diversi obiettivi primari: dalla diffusione di informazioni (per esempio, accesso ai servizi) agli interventi di supporto (per esempio, diari sul consumo di droga) e al recupero (per esempio, app di auto-aiuto) (figura 3.2). Un esempio innovativo è l’uso della geolocalizzazione per aiutare i consumatori di droga per via parenterale a trovare punti in cui depositare aghi e siringhe usati e ritirarne di nuovi. È allo studio anche l’impiego della tecnologia della realtà virtuale (occhiali) per ricreare ambienti immersivi legati all’uso di droghe che inducono craving e aiutano i pazienti a sviluppare resilienza. Un gran numero di app di m-health sviluppate in Europa si concentra sulla diffusione di informazioni relative alla riduzione dei danni rivolte ai giovani consumatori, in particolare i frequentatori di feste. Sebbene siano ora disponibili molte app di m-health, un recente studio dell’EMCDDA ha riscontrato che esse non sempre soddisfano buone norme qualitative e di protezione e valutazione dei dati (6).

Laura d’Arrigo, presidente del consiglio di amministrazione dell’EMCDDA, conclude: «La relazione europea sulla droga 2019 giunge in un momento critico per la riflessione sugli sviluppi di politiche in materia di droga, poiché il prossimo anno si assisterà alla valutazione finale della strategia dell’UE in materia di droga (2013-2020). Durante questo periodo l’Europa ha affrontato alcuni drammatici cambiamenti nel fenomeno della droga, compresa la comparsa di varie sostanze non controllate. La comprensione degli attuali problemi di droga ci consente di prepararci alle sfide future in questo settore complesso e in rapida evoluzione.
Questo è il motivo per cui il ruolo svolto dall’EMCDDA nel fornire analisi basate su evidenze della situazione delle droghe in Europa è così cruciale oggi».
Scarica la Relazione europea sulle droghe 2019 in lingua italiana al seguente link: http://www.emcdda.europa.eu/system/files/publications/11364/20191724_TDAT19001ITN_PDF.pdf